L’importanza della CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) per l'efficienza energetica
Sempre più industrie decidono di intraprendere interventi di efficientamento energetico, con lo scopo di ridurre i consumi e ottimizzare il rapporto tra il fabbisogno e la produzione energetica.
I motivi che spingono molti industriali all’installazione di un impianto CAR (cogenerazione ad alto rendimento), nonostante ciò comporti un investimento in denaro, sono principalmente due: la prospettiva di un risparmio notevole sul medio periodo, recuperando anche l’investimento fatto, e la coscienza di attuare politiche per ridurre l’impatto ambientale delle emissioni.
Non è da sottovalutare, infine, la possibilità di accedere a finanziamenti e incentivi per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico.
La cogenerazione e trigenerazione in ambito industriale
La cogenerazione è un processo di produzione concomitante di energia elettrica e termica, spesso utilizzato con la finalità di efficientare la produzione industriale.
I sistemi cogenerativi (detti anche CHP, Combined Heat andPower), comprendono un motore primo per la produzione dell’energia elettrica, ma prevedono anche un sistema di recupero del calore disperso. In questo modo vengono ridotte le emissioni, e il calore recuperato può essere riutilizzato per scopi di riscaldamento, o all’interno di ulteriori processi industriali.
Il recupero dell’energia, che sarebbe andata perduta in un sistema di altro tipo, rappresenta a tutti gli effetti un vantaggio in termini di efficienza e permette di ridurre il fabbisogno di combustibile, in rapporto alla produzione effettiva.
Questi impianti CHP sono utili soprattutto in settori industriali particolarmente energivori, cioè in quelli dove è presente una forte domanda, contemporanea, di energia termica ed elettrica.
Negli impianti di trigenerazione (conosciuti anche come CCHP o Combined Cooling, Heating and Power) si fa in modo di sfruttare il cascame termico derivante dal recupero del motore a gas, direttamente in un assorbitore a bromuro di litio, il quale permette la produzione di acqua refrigerata. Questa macchina dà la possibilità agli impianti di cogenerazione di funzionare anche quando lo stabilimento non necessita di calore derivante da caldaie o bruciatori.
Dal DM 5 Settembre 2011, tali impianti sono definiti CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento), e vengono agevolati tramite il calcolo del PES (Primary Energy Saving) e danno diritto all’ ottenimento dei certificati bianchi (TEE – Titoli di Efficienza Energetica).
5 cose da sapere sull'efficientamento energetico nell'industria energivora
Ecco i motivi per cui le industrie energivore si presentano come le candidate ideali per l’installazione di sistemi CHP e CCHP:
- Maggiore è la richiesta di energia, maggiore è lo spazio d’azione per l’implementazione di interventi di efficientamento energetico
- Le industrie energivore necessitano di una maggiore quantità di combustibile. Considerato il risparmio ottenuto con impianti cogenerativi, il vantaggio nel loro utilizzo è notevole e immediatamente percepito
- Oltre all’ ottimizzazione del rapporto tra fabbisogno e produzione di energia, la presenza di un sistema CHP, che unisce una centrale elettrica e una caldaia in un unico luogo, porta un risparmio anche nei costi di trasporto dell’energia
- I costi di mantenimento di un’industria energivora sono molto alti, ma gli interventi di efficientamento energetico danno spesso accesso a incentivi importanti, che aiutano l’industria
- I certificati bianchi che si possono ottenere con tali impianti sono “validi” per 10 anni, con l'implementazione di un sistema di teleriscaldamento tale beneficio lo riesce ad ottenere per 15 anni